E così la terza sezione civile della corte (sentenza 4395/2012) ha convalidato un maxi risarcimento a carico di una ragazza e dei suoi genitori per la morte di un carabiniere. Al momento dei fatti la ragazza era minorenne e mentre scherzava con il fidanzato carabiniere che le aveva consentito di maneggiare la pistola d'ordinanza, lo aveva accidentalmente ucciso esplodendo un colpo a distanza ravvicinata. La Cassazione ha convalidato il giudizio della corte d'appello che aveva condannato sia la ragazza sia i suoi genitori che non erano stati in grado di educare la figlia ormai sulla soglia dei 18 anni. Tutti dovranno quindi risarcire i genitori del carabiniere con un esborso di 5 90.000 ciascuno +21 mila euro per ciascuno dei fratelli della vittima. E' vero, spiega la corte di cassazione, la responsabilità a carico dei genitori di un minore, soprattutto se sta per raggiungere la maggiore età, potrebbe essere eccessiva e diventare una sorta di responsabilità oggettiva (se figli commettono delle bravate è come se l'avessero commesse genitori stessi) ma si tratta di un valido deterrente per quei genitori che trascurano l'educazione dei figli perché, spiega la corte, "per un verso ingenera il possibile interesse anche economico dei genitori ad impartire ai figli un'educazione che li induca a percepire il disvalore sociale dei comportamenti pericolosi per gli altri; e, per altro verso, e' in se' idoneo a sollecitare la precauzione dei minori allo stesso fine, anche per il timore della possibile reazione dei genitori che fossero chiamati a rispondere delle conseguenze dei loro atti illeciti in danno dei terzi".
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giovedì 27 settembre 2012
Cassazione: la responsabilità dei genitori è quasi oggettiva ma è deterrente per chi trascura l'educazione
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