La nuora ha diritto a cacciare la suocera
dalla casa coniugale. Parola di Cassazione. Secondo la Corte, quando una coppia
è separata (anche solo di fatto) la suocera non ha alcun diritto ad entrare
nell'ex nido coniugale, e se si ostina a rimanere li rischia una condanna per
violazione di domicilio.
La decisione è della quinta sezione penale della Corte di Cassazione (sentenza n.47500/2012) che ha reso definitiva una condanna inflitta ad una suocera novantenne residente che, con la scusa di dover assistere suo figlio ricoverato in ospedale, si era 'piazzata' nella ex casa coniugale dove oramai viveva solo sua nuora dato che l'ex marito si era già trasferito in altra città.
La decisione è della quinta sezione penale della Corte di Cassazione (sentenza n.47500/2012) che ha reso definitiva una condanna inflitta ad una suocera novantenne residente che, con la scusa di dover assistere suo figlio ricoverato in ospedale, si era 'piazzata' nella ex casa coniugale dove oramai viveva solo sua nuora dato che l'ex marito si era già trasferito in altra città.
Nei confronti
della donna era stata commissionata in primo grado una pena pari a 6 mesi di
reclusione sulla base della violazione dell'articolo 614 del codice penale,
pena poi ridotta a 4 mesi nell'aprile 2011 dalla Corte d'Appello dell'Aquila.
L'anziana
suocera si è poi rivolta alla suprema Corte che però ha respinto il ricorso
spiegando che "nel caso in cui, all'esito di una separazione di fatto, uno
dei coniugi abbia abbandonato l'abitazione familiare, trasferendosi a vivere
altrove, l'unico titolare del diritto di esclusione dei terzi va
individuato nel coniuge rimasto nell'abitazione familiare, con conseguente
configurabilità del delitto di violazione di domicilio nei confronti di chi vi
si introduce o vi si intrattiene contro la volontà espressa o tacita di
quest'ultimo ovvero clandestinamente o con l'inganno, ivi compreso il coniuge
trasferitosi a vivere altrove".
Nessun commento:
Posta un commento