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venerdì 29 marzo 2013

Cassazione: la suocera che non se ne vuole andare rischia una condanna per violazione di domicilio

La nuora ha diritto a cacciare la suocera dalla casa coniugale. Parola di Cassazione. Secondo la Corte, quando una coppia è separata (anche solo di fatto) la suocera non ha alcun diritto ad entrare nell'ex nido coniugale, e se si ostina a rimanere li rischia una condanna per violazione di domicilio.

La decisione è della quinta sezione penale della Corte di Cassazione (sentenza n.47500/2012) che ha reso definitiva una condanna inflitta ad una suocera novantenne residente che, con la scusa di dover assistere suo figlio ricoverato in ospedale, si era 'piazzata' nella ex casa coniugale dove oramai viveva solo sua nuora dato che l'ex marito si era già trasferito in altra città.

Nei confronti della donna era stata commissionata in primo grado una pena pari a 6 mesi di reclusione sulla base della violazione dell'articolo 614 del codice penale, pena poi ridotta a 4 mesi nell'aprile 2011 dalla Corte d'Appello dell'Aquila.
L'anziana suocera si è poi rivolta alla suprema Corte che però ha respinto il ricorso spiegando che "nel caso in cui, all'esito di una separazione di fatto, uno dei coniugi abbia abbandonato l'abitazione familiare, trasferendosi a vivere altrove, l'unico titolare del diritto di esclusione dei terzi va individuato nel coniuge rimasto nell'abitazione familiare, con conseguente configurabilità del delitto di violazione di domicilio nei confronti di chi vi si introduce o vi si intrattiene contro la volontà espressa o tacita di quest'ultimo ovvero clandestinamente o con l'inganno, ivi compreso il coniuge trasferitosi a vivere altrove".

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