Quel che è accaduto ad un impiegato delle
Poste potrebbe servire come monito a molti uomini dalla battuta facile (che poi
ammettiamolo, molte donne gradiscono). Il signor Roberto T. si è visto infatti annullare
dalla Quinta Sezione Penale della Cassazione, con la sentenza 8761/2013,
un'assoluzione dal Tribunale di Massa per ingiuria nei confronti di una collega,
Stefania M., a cui aveva ben pensato di dare della
"pornodiva". La frase incriminata sarebbe più precisamente "Ah,
c'è anche la pornodiva sulla piazza".
Ora, quali che
fossero le mises o gli atteggiamenti della signora in questione non ci è
dato sapere (e forse poco dovrebbe interessarci), fatto sta che quello che per
l'uomo doveva essere un semplice scambio di battute in un clima di
"ilarità" e "scherzo", rischia di trasformarsi in un
incubo.
Già il Giudice di
Pace nel 2000 aveva inflitto all'uomo una multa di 400 euro quale
risarcimento dei danni subiti dalla collega; sentenza che però in appello
era stata annullata sulla base della "non sussistenza del reato",
in quanto l'impiegato aveva agito "per esuberanza e per familiarità con un
certo tipo di scherzo nell'ambiente di lavoro". Insomma dare della
"pornodiva" in un ambiente goliardico altro non poteva essere che una
"condotta scherzosa". Beh, andatelo a dire a chi passa le ore in fila
per una raccomandata.... mah.
A questo punto la
donna ha fatto ricorso, costituendosi parte civile, e gli ermellini lo hanno
accolto, sulla base del fatto che "una donna possa tollerare delle
avances più o meno tra il serio e il faceto non comporta affatto che ella si
debba considerare disposta a farsi prendere a male parole, così come, ancor
prima, l'avere risposto con un sorriso alla condotta scherzosa di un collega
non autorizza affatto un altro uomo a ritenere che le sue battute siano
altrettanto tollerate, o addirittura gradite".
A questo punto che
qualcuno giri la notizia anche al Cavaliere, che con le sue
"simpatiche" battute è andato un po' troppo oltre con una venditrice.
E potrebbe rischiare un ulteriore processo, per cui non potrà contare su
legittimi impedimenti. Però in fondo, l'azienda in cui la signora è impiegata
non è sua.
Ora mi piacerebbe
sentire che ne pensano sia gli uomini sia le donne a riguardo....
Nessun commento:
Posta un commento